mercoledì 11 dicembre 2013

Consigli Vegetariani, la raccolta completa

La raccolta completa dei post di Consigli Vegetariani, in comodo formato Kindle. Se ti piace il blog, compra il libro: costa poco.

giovedì 2 maggio 2013

Come imparare a bere il caffè senza zucchero

Mmm..
Il caffè senza zucchero è molto più buono. Basta chiedere a chi lo beve amaro: generalmente lo ha bevuto per anni zuccherato, poi è passato a berlo amaro e non tornerebbe più indietro.

Il caffè zuccherato non è caffè: è una bevanda dolce all'aroma di caffè.

Il problema, per chi beve il caffè dolce e pensa siano incredibili le affermazioni appena fatte è il passaggio da dal dolce all'amaro. Se provi da un giorno all'altro, per di più pensando che sia disgustoso, non ci riuscirai mai. Ecco un buon metodo.

Il caffè con un biscotto.

Prendi il caffè amaro, assaporane l'aroma, poi ne bevi un sorso piccolissimo, e mangi un pezzetto di biscotto o un pezzetto di pasticcino. Dolce e amero si mescoleranno nella bocca (è molto piacevole, prova). Poi bevi un altro sorso e mangi un altro pezzettino di biscotto, e via così, cercando di concludere con un pezzetto di biscotto.

Poi prova alla stessa maniera, ma questa volta cercando di concludere con un sorso di caffè, in modo che l'amaro predomini.

Infine prova mangiando il biscotto bevendo gran parte del caffè dopo.

In questo modo il gusto si abituerà all'alternanza dolce-amaro, imparando a far prevalere quest'ultimo.

Scoprirai nuovi sapori e nuove sfumature.


Perché lasciarsi condizionare dallo zucchero?

Inoltre, questo passaggio può essere l'inizio di una buona abitudine: perdere il gusto per le cose dolci e troppo dolci, con grandi vantaggi per la linea e anche per il portafogli. Lo zucchero e i dolci industriali costano relativamente poco ma sono dannosi per la salute, mentre i dolcificanti alternativi sono costosi e non è neppure garantito che siano innocui.

venerdì 20 luglio 2012

Smettere di fumare con frutta e verdura

Secondo una ricerca americana segnalata dalla Fondazione Umberto Veronesi qui, mangiare più frutta e verdura può aiutare a smettere di fumare, limitando inoltre sia i problemi di astinenza, sia l'effetto "smetto di fumare e poi ingrasso".

L'effetto sulla rinuncia al fumo deriverebbe dal potere disintossicante dell'alimentazione vegetariana o prevalentemente vegetariana; allo stesso tempo il fatto di mangiare più frutta e verdura, riducendo altri alimenti, riduce il numero di calorie assunte, con effetto dimagrante o almeno non ingrassante. Un problema tipico di chi smette di fumare è infatti sostituire dolci e caramelle alle sigarette, con risultati controproducenti per la dieta e il peso forma. Sembrerebbe invece meglio sostituire le sigarette con mele, verdura cotta e insalata.

domenica 20 maggio 2012

10 ragioni per cui il cioccolato è buono e fa bene

Qui, in inglese, dieci ragioni per cui il cioccolato è un buon alimento.
Eccole in sintesi:

  1. Il cioccolato contiene tre tipi di grassi, fra cui l'acido oleico che si trova anche nell'olio d'oliva. Si ritiene che l'acido oleico abbia effetti benefici sulla salute.
  2. Abbassa i livelli di colesterolo, particolarmente il tipo cattivo. Il cioccolato fondente può ridurre i livelli di LDL fino al 10%.
  3. Contiene sostanze naturali che il cervello produce quando siamo innamorati (Feniletilamina - phenyl ethylamine PEA).
  4. Contiene neurotrasmettitori, sostanze usate dal cervello per mandare segnali al sistema nervoso. In particolare contiene la serotonina, un antidepressivo.
  5. Contiene antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi, riducendo il danno cellulare e il processo di invecchiamento.
  6. Contribuisce al rilascio di endorfine.
  7. Contiene più calcio del latte
  8. Contiene flavonoidi che aiutano ad abbassare la pressione sanguigna e proteggono il cuore
  9. Aiuta a migliorare la circolazione a livello cerebrale
  10. È buono
Naturalmente non bisogna esagerare ed è meglio orientarsi sul cioccolato amaro.

domenica 10 luglio 2011

Caldo afoso: quello che i TG non dicono

Ormai è diventata quasi una barzelletta: quando arriva il caldo, i telegiornali intervistano un esperto che, per farci stare meglio, raccomanda: "bere molto, mangiare frutta e verdura, evitare di uscire nelle ore più calde". Si tratta di raccomandazioni di buon senso che è comunque utile ripetere perché non tutti le sanno o se ne ricordano (per esempio i giovani o le persone normalmente poco informate). Quello che l'esperto non può dire, perché altrimenti la testata giornalistica sarebbe assalita dalle lobby commerciali di bibitari, allevatori di bestiame da carne e da latte, produttori di cibi pronti eccetera, è questo: Per resistere al caldo occorre mangiare di meno, anche in termini calorici, ed evitare alcuni particolari cibi.

Per soffrire meno il caldo vanno ridotti o anche evitati tutti questi cibi (che spesso, invece, sono i best seller dell'estate, aiutati da cattive abitudini e suggestioni pubblicitarie interessate):
  1. Carne in tutti i modi (la digestione delle proteine sviluppa più calore della digestione dei carboidrati, particolarmente quando la modalità di cottura è elaborata), compresi i barbecue estivi;
  2. Salumi, perché eccessivamente ricchi di proteine, calorie, sale (rappresentano spesso la forma peggiore per assumere carne);
  3. Formaggi stagionati e anche freschi, perché, oltre ad essere ricchi di proteine e laboriosi nella digestione, sono eccessivamente ricchi di grassi;
  4. Bibite dolci e bibite gassate perché ricche di calorie; la bevanda ideale è l'acqua, corretta con un po' di limone, un po' d'aceto, pochissimo vino (meno di un quinto) o pochissima Coca-Cola (sempre meno di un quinto) In realtà non è sgradevole, anzi: basta farci l'abitudine e bere senza aspettarsi il troppo dolce della bevanda non diluita;
  5. Bibite dolcificate, perché ingannano l'organismo fornendo il sapore dolce ma senza le calorie, col risultato che il desiderio di dolce aumenta;
  6. Dolci, snack e merendine in genere, perché aumentano la necessità di acqua da parte dell'organismo, evitando anche di esagerare con i gelati.
  7. Alcolici e aperitivi, se non in piccolissime quantità e accompagnati da tanta acqua prima e dopo. Particolarmente temibile il vinello bianco gelato, che garantisce disidratazione e frequenti mal di testa se non è accompagnato da abbondantissima acqua prima e dopo.
Se il telegiornale lo dicesse, scatenerebbe il terremoto delle relazioni pubbliche.

Caldo afoso: quello che i TG non dicono

Ormai è diventata quasi una barzelletta: quando arriva il caldo, i telegiornali intervistano un esperto che, per farci stare meglio, raccomanda: "bere molto, mangiare frutta e verdura, evitare di uscire nelle ore più calde". Si tratta di raccomandazioni di buon senso che è comunque utile ripetere perché non tutti le sanno o se ne ricordano (per esempio i giovani o le persone normalmente poco informate). Quello che l'esperto non può dire, perché altrimenti la testata giornalistica sarebbe assalita dalle lobby commerciali di bibitari, allevatori di bestiame da carne e da latte, produttori di cibi pronti eccetera, è questo: Per resistere al caldo occorre mangiare di meno, anche in termini calorici, ed evitare alcuni particolari cibi.

Per soffrire meno il caldo vanno ridotti o anche evitati tutti questi cibi (che spesso, invece, sono i best seller dell'estate, aiutati da cattive abitudini e suggestioni pubblicitarie interessate):
  1. Carne in tutti i modi (la digestione delle proteine sviluppa più calore della digestione dei carboidrati, particolarmente quando la modalità di cottura è elaborata), compresi i barbecue estivi;
  2. Salumi, perché eccessivamente ricchi di proteine, calorie, sale (rappresentano spesso la forma peggiore per assumere carne);
  3. Formaggi stagionati e anche freschi, perché, oltre ad essere ricchi di proteine e laboriosi nella digestione, sono eccessivamente ricchi di grassi;
  4. Bibite dolci e bibite gassate perché ricche di calorie; la bevanda ideale è l'acqua, corretta con un po' di limone, un po' d'aceto, pochissimo vino (meno di un quinto) o pochissima Coca-Cola (sempre meno di un quinto) In realtà non è sgradevole, anzi: basta farci l'abitudine e bere senza aspettarsi il troppo dolce della bevanda non diluita;
  5. Bibite dolcificate, perché ingannano l'organismo fornendo il sapore dolce ma senza le calorie, col risultato che il desiderio di dolce aumenta;
  6. Dolci, snack e merendine in genere, perché aumentano la necessità di acqua da parte dell'organismo, evitando anche di esagerare con i gelati.
  7. Alcolici e aperitivi, se non in piccolissime quantità e accompagnati da tanta acqua prima e dopo. Particolarmente temibile il vinello bianco gelato, che garantisce disidratazione e frequenti mal di testa se non è accompagnato da abbondantissima acqua prima e dopo.
Se il telegiornale lo dicesse, scatenerebbe il terremoto delle relazioni pubbliche.

giovedì 2 giugno 2011

"Cetriolo assassino"? È colpa degli alimenti animali, invece

"Cetriolo assassino"? Per prevenire qualsiasi problema di contaminazione da Escherichia Coli basta lavare bene la verdura. 

E magari mangiare meno carne


Molte contaminazioni domestiche, ovvero molti mal di pancia dopo pranzo o dopo cena, dipendono dal fatto che si maneggiano incautamente carne, pesce e uova (da cui arrivano i batteri contaminanti, che vivono nell'intestino degli animali, uomo compreso) insieme con le verdure, oppure senza lavarsi le mani, il coltello, il tagliere. Idem quando in ristoranti e trattorie non si usano banchi e attrezzi diversi per i diversi tipi di alimento (la legge prevede che carne, pesce e verdure siano trattate in aree di lavoro separate con attrezzi diversi: il coltello della carne NON va usato per la verdura e viceversa). 


L'Escherichia Coli NON cresce sulle verdure, ma vive normalmente nell'intestino degli animali.


Come evitare problemi e prevenire contaminazioni:

  1. Lavare bene le mani prima di preparare insalate e verdure crude;
  2. Lavare bene le verdure, sciacquando con acqua corrente;
  3. Se non si è vegetariani, fare molta attenzione quando si preparano carne, pesce, uova perché le contaminazioni domestiche da Escherichia Coli arrivano da lì (o dalle proprie mani se non si lavano dopo essere stati in bagno);
  4. Lavare bene coltelli e attrezzature prima di trattare la verdura cruda;
  5. Usare taglieri diversi per carne, pesce e verdure;