martedì 6 luglio 2010

La crisi può insegnarci a mangiare meglio spendendo meno?

Senza necessariamente rinunciare alla qualità, facendo una scelta vegetariana o semi-vegetariana, è possbile mangiare meglio spendendo meno. Qui alcune intelligenti considerazioni sull'attuale diminuzione della spesa alimentare in Italia. Tutti sanno che un consumo eccessivo di formaggi e salumi comporta problemi per linea e salute perché sono eccessivamente calorici, contengono in genere troppi grassi e anche troppo sale. Un rapido esame dello scontrino del supermercato dimostra anche che rappresentano una voce di costo elevatissima. Altri alimenti costosi e, nutrizionalmente parlando, quasi inutili o facilmente sostituibili con alternative che sono contemporaneamente più sane ed economiche:
  • bibite gassate (contengono quantità di zucchero spaventose)
  • acqua minerale (l'acqua del rubinetto è spesso migliore)
  • salse e condimenti pronti (spesso troppo ricchi di grassi e sale)
  • piatti pronti (spesso insaporiti con eccessi di grassi e sale)
  • snack e salatini (il nome dice tutto)
Anche ridurre gli sprechi comporta spazi di risparmio: invece di tenere il frigorifero sempre stracolmo, è meglio provvedere a consumare tutti gli alimenti deperibili prima di rifare le scorte. Un buon esercizio da fare ogni tanto è sospendere la spesa per preparare almeno due o tre pasti con le scorte già presenti in cucina. Si scoprirà che si può tranquillamente sopravvivere per almeno una settimana semplicemente con quello che si trova, talvolta da mesi o anni, in dispensa.

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