- Il 10% dei gas serra nei paesi sviluppati deriva dal ciclo di produzione del cibo che viene buttato via;
- L'Europa ha a sua disposizione cibo in quantità tre volte maggiore rispetto a quello di cui avrebbe bisogno;
- Ciononostante, in Europa, 43.000.000 persone sono a rischio sottoalimentazione;
- Con il cibo sprecato a livello mondiale si potrebbero nutrire tre miliardi di persone, risolvendo il problema della fame nel mondo.
- Nella sola Italia, adottando le metodiche proposte da Last Minute Market, sarebbero possibili risparmi pari a 244.252 tonnellate di cibo per un valore di 928.157.600 euro (quasi un miliardo di euro), abbastanza per fornire tre pasti al giorno a 636.600 persone.
Cosa fare a livello personale?
Per ridurre gli sprechi, oltre a una maggiore attenzione negli acquisti, va anche considerata la scelta vegetariana o semi-vegetariana. Produrre carne è enormemente più costoso e richiede molte più risorse che produrre la stessa quantità di proteine e calorie vegetali, perché per ottenere 1 kg di animale occorre dargli, per tutta la sua vita, molti kg di alimenti vegetali e migliaia di litri d'acqua (un bovino beve 50 litri d'acqua al giorno). Senza essere estremisti, basta ridurre l'assunzione di carne e salumi della metà per avere vantaggi economici e di salute, senza necessariamente perdere il gusto di mangiare una buona bistecca ogni tanto (per chi l'apprezza).
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